DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il Green Deal europeo prevede un piano di azione mirato a promuovere l‘uso efficiente delle risorse, passando a un’economia pulita e circolare, alla conservazione e al ripristino della biodiversità e alla riduzione dell’inquinamento; in questo contesto si impone la necessità di un uso attento del suolo.
Negli ultimi anni è stata dimostrata la capacità di alcuni ceppi di Trichoderma di biodegradare o comunque tollerare una vasta gamma di inquinanti ambientali, tra cui i metalli pesanti, evidenziando una elevata potenzialità di applicazione di tale fungo nel settore di biorisanamento. Altro aspetto molto interessante è la biostimolazione, la capacità di questi microrganismi di fronteggiare criticità ambientali quali: scarsità di acqua, eccesso di salinità nei suoli, stress abiotici in generale; dando così la possibilità di limitare l’impiego di altri mezzi tecnici tradizionali.
Sulla base dei risultati ottenuti nel corso di precedenti attività di ricerca svolte anche nell’ambito della RIS3 Campania, i soggetti proponenti Cosvitec Scarl e Santa Rita Srl hanno acquisito una tecnologia oggetto di brevetti per l’isolamento di ceppi microbici in grado di crescere in presenza di composti inquinanti sviluppando un’azione di riduzione degli stessi e quindi candidabili per il biorisamento.
Sulla base delle competenze aziendali l’obiettivo del progetto è dunque quello di sviluppare un sistema produttivo per l’ottenimento di biostimolanti completi da utilizzare nei suoli come fertilizzante organico. La tecnologia proposta prevede l’uso di substrati di crescita di varia natura compresi gli scarti agroindustriali provenienti dalle trasformazioni vegetali che possono essere combinati con microrganismi benefici o loro estratti. Il duplice effetto atteso è quello di incrementare il contenuto di carbonio organico e la fertilità fisica, chimica e biologica del suolo nonché dare nuova vita alle biomasse agricole di scarto. In questo modo è possibile esaltare il valore degli scarti (o meglio sottoprodotti) e riducendo, al contempo, i rischi di impoverimento dei suoli.
Questo approccio ha lo scopo di ottenere dispositivi rispettosi dell’ambiente e che non impattino sulla salute dell’uomo.